Ciao, se questa è la tua prima visita, assicurati di controllare le F.A.Q. (Frequently Asked Questions). Per poter partecipare fattivamente al Forum, devi Registrati oppure effettuare il Login.
Buona Navigazione!
Non a caso specifica che è ottimo investimento a medio-lungo termine
Facciamo anche lunghissimo a quel prezzo....
Per me gli è scappato uno zero di troppo, viceversa sarebbe da chiamare solo per complimentersi del coraggio
Vedrai che ti risponde, ti illustrerà tutti i suoi problemi e alla fine ti chiederà il 50%
Ed in effetti ha risposto, così:
Ciao
sono un venditore privato e abito in Edinburgh, Scozia. Ho comprato questa macchina quando lavoravo in Italia, ora sono tornato al Regno Unito e la voglio vendere. La macchina è immatricolata in Italia, ha tutti i documenti in italiano. L'auto funziona benissimo e tra l'altro si trova in eccelenti condizioni sia di carrozzeria sia di meccanica che di interni, è veramente impeccabile, e non è mai stata incidentata, non fumatore. E molto difficile per me guidare una macchina con la guida a sinistra qui nel Regno Unito, per cui sono costretto a venderla. Se lei decide di acquistarla posso organizzare la consegna in Italia e gliela posso dare per 5 giorni come periodo di prova. Vorrei informarvi che per questo preferisco affidare tutta la pratica ad una societa di spedizione internazionale che si occupa di tutte le pratiche. Mi faccia sapere se è d'accordo e io vi forniro tutti i dettagli per quanto riguarda la spedizione e il pagamento.
Questo e il mio numero xxxxxxxx
Grazie.
Ognuno tragga le conclusioni del caso, se qualcuno è interessato giro contatto telefonico internazionale
Avanti un altro....
Lo so bene, non avevo mica speranze diverse
Era giusto per dimostrare a chi magari pensa di valutare gli andamenti del mercato con qualche annuncio di vendita, che le olive non si raccolgono da terra ma dagli alberi
La "buona fede" di solito finisce dove inizia il buon appetito
Questa mi è piaciuta tantissimo, e del suo intervento citerò solo questa massima, pur apprestandomi a rispondere con un discorso che, per quanto sintetico, spero possa rispondere per intero al suo intervento.
Io nei miei scritti questo pomeriggio ho volutamente dipinto un processo ideale, ovvero un processo di come le cose, nelle intenzioni e nelle aspettative, dovrebbero andare.
Ora, sappiamo che l'idealismo è, nel processo questa volta di crescita dell'uomo, associato indissolubilmente con l'adolescenza, e nel comune intendere con l'ingenuità; ma in ogni caso da esso bisogna partire per spiegar le cose. Come poi effettivamente queste cose procedano nella realtà vissuta di coloro che, con alterne fortune, si ritrovano a dover con essa fare i conti, è cosa da spiegarsi in un momento successivo, specificando che, pur non rappresentando né lo spirito né il fine ultimo di detto particolare processo, spesso o quasi sempre le regole reali si attengono a canoni paradossalmente ed in palese maniera opposti a quanto la didascalia della Treccani di turno ci ha appena illustrato.
Ed è altresì questa la differenza, in un ambito generale, fra una cultura nozionistica ed una d'esperienza, qual è peraltro poi quella più importante, quella di vita.
Non era mia intenzione, in conclusione, parlare di fatti di corruzione, o di scorrettezze dall'avidità dettate o di raggiri ai danni degl'inesperti perpetuati, anche perché, e chi è "navigato" mi comprenderà, son cose che solo con l'esperienza diretta si avranno ad intendere e padroneggiare, e soprattutto poi perché, e qui forse esclusivamente il pubblico navigato mi comprenderà, là dove c'è giro di soldi, lì mai filerà come s'aveva previsto.
Vedrai che ti risponde, ti illustrerà tutti i suoi problemi e alla fine ti chiederà il 50%
Ad Andreas ha risposto, lo ha premurosamente ragguagliato sui suoi problemi secondo cui, per ragioni diplomatiche, è stato trasferito in Inghilterra, e lì la guida è a destra, etc. etc. Andreas ha smesso di leggere, ha messo l'indirizzo in blacklist ed ha cestinato.
Questa mi è piaciuta tantissimo, e del suo intervento citerò solo questa massima, pur apprestandomi a rispondere con un discorso che, per quanto sintetico, spero possa rispondere per intero al suo intervento.
Io nei miei scritti questo pomeriggio ho volutamente dipinto un processo ideale, ovvero un processo di come le cose, nelle intenzioni e nelle aspettative, dovrebbero andare.
Ora, sappiamo che l'idealismo è, nel processo questa volta di crescita dell'uomo, associato indissolubilmente con l'adolescenza, e nel comune intendere con l'ingenuità; ma in ogni caso da esso bisogna partire per spiegar le cose. Come poi effettivamente queste cose procedano nella realtà vissuta di coloro che, con alterne fortune, si ritrovano a dover con essa fare i conti, è cosa da spiegarsi in un momento successivo, specificando che, pur non rappresentando né lo spirito né il fine ultimo di detto particolare processo, spesso o quasi sempre le regole reali si attengono a canoni paradossalmente ed in palese maniera opposti a quanto la didascalia della Treccani di turno ci ha appena illustrato.
Ed è altresì questa la differenza, in un ambito generale, fra una cultura nozionistica ed una d'esperienza, qual è peraltro poi quella più importante, quella di vita.
Non era mia intenzione, in conclusione, parlare di fatti di corruzione, o di scorrettezze dall'avidità dettate o di raggiri ai danni degl'inesperti perpetuati, anche perché, e chi è "navigato" mi comprenderà, son cose che solo con l'esperienza diretta si avranno ad intendere e padroneggiare, e soprattutto poi perché, e qui forse esclusivamente il pubblico navigato mi comprenderà, là dove c'è giro di soldi, lì mai filerà come s'aveva previsto.
Ad Andreas ha risposto, lo ha premurosamente ragguagliato sui suoi problemi secondo cui, per ragioni diplomatiche, è stato trasferito in Inghilterra, e lì la guida è a destra, etc. etc. Andreas ha smesso di leggere, ha messo l'indirizzo in blacklist ed ha cestinato.
Ahahah fantastica escursione tra politichese e cultural filosofico.
Questa mi è piaciuta tantissimo, e del suo intervento citerò solo questa massima, pur apprestandomi a rispondere con un discorso che, per quanto sintetico, spero possa rispondere per intero al suo intervento.
Io nei miei scritti questo pomeriggio ho volutamente dipinto un processo ideale, ovvero un processo di come le cose, nelle intenzioni e nelle aspettative, dovrebbero andare.
Ora, sappiamo che l'idealismo è, nel processo questa volta di crescita dell'uomo, associato indissolubilmente con l'adolescenza, e nel comune intendere con l'ingenuità; ma in ogni caso da esso bisogna partire per spiegar le cose. Come poi effettivamente queste cose procedano nella realtà vissuta di coloro che, con alterne fortune, si ritrovano a dover con essa fare i conti, è cosa da spiegarsi in un momento successivo, specificando che, pur non rappresentando né lo spirito né il fine ultimo di detto particolare processo, spesso o quasi sempre le regole reali si attengono a canoni paradossalmente ed in palese maniera opposti a quanto la didascalia della Treccani di turno ci ha appena illustrato.
Ed è altresì questa la differenza, in un ambito generale, fra una cultura nozionistica ed una d'esperienza, qual è peraltro poi quella più importante, quella di vita.
Non era mia intenzione, in conclusione, parlare di fatti di corruzione, o di scorrettezze dall'avidità dettate o di raggiri ai danni degl'inesperti perpetuati, anche perché, e chi è "navigato" mi comprenderà, son cose che solo con l'esperienza diretta si avranno ad intendere e padroneggiare, e soprattutto poi perché, e qui forse esclusivamente il pubblico navigato mi comprenderà, là dove c'è giro di soldi, lì mai filerà come s'aveva previsto.
Ad Andreas ha risposto, lo ha premurosamente ragguagliato sui suoi problemi secondo cui, per ragioni diplomatiche, è stato trasferito in Inghilterra, e lì la guida è a destra, etc. etc. Andreas ha smesso di leggere, ha messo l'indirizzo in blacklist ed ha cestinato.
Tutto molto bello e anche condivisibile, ma qui non siamo a parlar d'ideali quanto a valutare fatti reali.
Diffidare di "consulenti" ed "esperti", ancor più se "titolati" e "referenziati", troppo vicini al settore delle vendite e al mercimonio che le contorna è buona norma di buonsenso, che le inkulate altrui possano servire da lezione anche a noi senza dover necessariamente sperimentare in prima persona in tal senso è un indice di materia grigia normodotata.
Cosa comprare, quanto pagarlo, come valutarne la bontà facciamolo decidere alla nostra testa, alla nostra competenza, alla nostra voglia di studiare, di approfondire e di capire, magari con i sempre bene accetti consigli di chi ne sa più di noi ma non ha alcun interesse nel merito
La linea di demarcazione tra la consulenza e la vendita è infinitesimale. Il consulente è un venditore ad uno stadio evoluto (para**** per antonomasia) eheheh però se è formato bene e non deformato allora sarà elemento che farà la differenza. Qui non so, perché mi sembra di trattare con le agenzie di rating che declassano o meno per facilitare gli acquirenti di titoli di stato in questo caso le banche. So che non calza perfettamente ma...
(...)
Cosa comprare, quanto pagarlo, come valutarne la bontà facciamolo decidere alla nostra testa, alla nostra competenza, alla nostra voglia di studiare, di approfondire e di capire, magari con i sempre bene accetti consigli di chi ne sa più di noi ma non ha alcun interesse nel merito
Passando da un ambiente di scrittura "filosofico", gradevole ma col limite d'esser poco esplicativo, ad uno più esemplificativo, vorrei a questo punto far luce su una (piccola) fetta di questo mondo per come io l'ho conosciuto, con una modalità che pochi rivali annovera in fatto di chiarezza espositiva, ovvero la classificazione faunistica.
Sperando di fare cosa gradita, Guida pratica: A chi rivolgersi per vendere o comprare un'auto di piccola o media collezione (in ambito Ferrari, diciamo fino al BB e non di più) qualora voi non siate esperti: 1– Il meccanico: Se esperto del marchio e del modello e di assoluta fiducia ('ché potrebbe sempre mettersi in combutta coll'altra parte per raddoppiarsi le provvigioni, facendovi comprare indicibili cadaveri putrescenti), è figura insostituibile. Vi squadrerà la macchina già da 200 mt. di distanza, ed una volta messala sul ponte vi saprà intrattenere con aneddoti della sua vita, della sua morte e dei suoi miracoli. Cercare preferibilmente anziani maestri in pensione, magari ex-capomeccanici di un'officina ufficiale.
Contro: Non sa nulla di quotazioni. Non sa analizzare lo storico vettura sotto un'ottica collezionistica. Anzi, di collezionismo di solito non sa proprio nulla. Non sa altresì nulla dei particolari che posson far aumentare o diminuire anche sensibilmente il valore dell'esemplare; spesso, in aggiunta, ciò che per lui rappresenta un 'pro' tecnico (uno scarico Ansa, p.es.) ha desiderabilità collezionistica indifferente, per arrivare, nel peggiore dei casi, ad una completa indesiderabilità (p.es., un sedile opzionale originale ma non d'equipaggiamento di fabbrica all'origine).
Nota bene: Il meccanico è il meccanico. Il carrozziere è il carrozziere. A far periziare la carrozzeria ad un meccanico, fate prima a chiamare vostro nipote di 5 anni («bà bà zio, che bella, bà bà» –cit. mio nipote Claudio). 2– Il perito: Qui si sale di livello, ed anche di onorario. È di solito un ingegnere.
In sintesi, intendendosi sia di tecnica che di mercato, perizia la macchina (con particolare attenzione alla conformità all'originale ed allo storico) e ne fornisce anche una stima.
La figura, tuttavia, porta con sé due problemi essenziali: è di rara reperibilità (tanto da spingere più d'uno ad ipotizzare di una sua sovrannaturalità mitologica, non avendone mai incontrato uno) e frequentemente– fatto importante e sostanziale– non è così esperto quanto vorrebbe far credere. In realtà, i periti veri (e seri) indipendenti in Italia sono rarissimi, in quanto lavorano quasi tutti per un'organizzazione di qualche tipo (società assicurative, studi legali, grandi commercianti, case d'aste, etc.) e raramente coi privati collezionisti. 3– Il broker: Spauracchio innominabile alla stregua del vecchio e scontroso guardiano del campo santo, è relativamente inoffensivo solo per il cliente esperto e navigato. Zoologicamente è l'evoluzione del segnalatore (*), suo parente stretto che lavora però per i soli commercianti; gli studiosi della materia pensano si sia evoluto in questa forma probabilmente per questioni venali. Qualche volta rappresenta uno step intermedio prima di entrare di carriera nel commercio.
Ha una sua insita ed innegabile pericolosità nel fatto di non avere padrone, in quanto è suo costume prender commissione da una parte e dall'altra. Ad ogni modo, nella misura in cui lo troviate serio (caratteristica assai infrequente in questa categoria, a dire il vero) e gli impediate in ogni modo di partecipare alla trattativa, ha il pregio di trovarvi l'introvabile (volete una 275 /2 muso lungo tutta alluminio? quarantott'ore e ve la trova).
Contro: Non saprete mai veramente per chi sta lavorando, se per voi o per il venditore, quindi escludetelo per quanto possibile dalla parte economica ponendogli (a) un tetto massimo di spesa e preferibilmente (b) una provvigione forfettaria e non percentuale.
Questo se dal broker comprate. Se al broker invece voleste affidarvi per vendere, si consiglia o (a) di affidarsi ad uno davvero serio (nonostante ciò che si dice, ce n'è più d'uno di operante seriamente nel settore), ed in quel caso onorare (per ovvie ragioni) le sue prestazioni in percentuale, o (b) di cambiare genere, rimandando all'oscura e misteriosa figura semi-sconosciuta de- (*) Il segnalatore: Figura faunistica indistinta ed inquietante, quasi uno spettro invisibile, che a vostra insaputa vi osserva. Lavora di giorno o di notte indistintamente; può essere stanziale o no, marcando un suo territorio o volando per tutto il continente. Malgrado le referenze qui sopra riportate, però, è in realtà una delle figure più benevole in questo bizzarro ecosistema.
Oltre a piccoli particolari nei quali si scenderà di seguito più nel dettaglio, si distingue prevalentemente dal broker per una sostanziale caratteristica: Non lo fa di professione e spesso nemmeno per soldi, bensì per puro hobby di diletto. Come sopra già detto, lavora principalmente con commercianti suoi amici e/o con una ristretta ma importante cerchia di conoscenze di privati collezionisti. Pur appartenendo alla stessa specie, non va d'accordo coi broker, sovente non s'intendono e difficilmente concluderanno affari assieme.
Spesso si mischia fra la folla dei raduni, presentandosi spesso con una macchina "importante" (che può essere di proprietà sua o meno, indifferente) per farsi passare da partecipante, quando in verità le sue attenzioni sono tutte per la macchina vostra. Affabile e squisitamente cortese, di bell'eloquio e bella presenza, ben vestito, si riconosce alle volte per il foulard al collo a motivi paisley, alle volte per il blazer impettito ed il papillon, alle volte per il mocassino di Gucci portato sotto al pantalone sartoriale color sabbia. Infonde da subito nell'interlocutore sua preda un'aura di serenità ed affidabilità. Nella vita secolare può essere chiunque; uno studente squattrinato che cerca di vivere al di sopra delle sue possibilità, un nullafacente ereditiere annoiato, un benestante (nell'accezione di "colui che vive di rendita", e che è quindi annoiato) che non sa come riempire le giornate; tratto caratteristico comune, evidente, è l'essere annoiato, e nella stragrande maggioranza dei casi non ha bisogno di lavorare per vivere (diversamente si sarebbe con ogni probabilità direttamente dato al commercio). Ha di solito sui trent'anni o poco meno, quasi mai più di quaranta, sebbene si contino esemplari che giungono a vivere con queste caratteristiche e senza mutazioni sino ad un'età vicina ai sessant'anni.
Nota importante: Quasi sempre sa più lui della vostra macchina di quanto ne possiate sapere voi; e non intendo del modello, intendo proprio del preciso esemplare in vostro possesso. Nessuno sinora, pur avendo gli studiosi a lungo osservato la specie, ha ancora capito come faccia (il broker, al contrario, può capitare non sappia dell'esistenza manco dello stesso modello in vostro possesso).
In sintesi, prenderà a vostra insaputa quanti più dati della vostra vettura, anche sensibili (ed anche dati vostri personali, tramite la sua infinita rete di conoscenze) per proporre la stessa ad una rete di commercianti a cui fa da referente, i quali vi faranno, secondo gli urbani costumi di buona educazione, un'offerta tramite lui o tramite un vostro comune conoscente. Voi potrete a quel punto rifiutare od accettare– Importante: Nel caso in cui accettiate, il segnalatore serio non vi chiederà alcuna provvigione, in quanto per sua etica sarebbe quantomeno inopportuno, essendo stato lui a cercarvi, e non voi a dargli mandato. In ogni caso, qualora la vendita sia andata a buon fine e con vostra buona soddisfazione economica, è indicato dalla buona creanza fare un piccolo presente al signor segnalatore, in forma di denaro in busta o di un regalo (p.es., una penna Montblanc, che va sempre bene).
Indiscutibile è poi la sua completa innocuità, in quanto se (a) lavora in forfettario, non gli potrà interessare di meno a quanto voi vendiate la macchina, e se al contrario (b) lavora in percentuale, più alta la venderete più lui si leccherà i baffi (tipico il suo gesto di accarezzarsi il foulard di seta quasi fosse un animale vivo che si porta annodato al collo; gesto che esprime grande soddisfazione).
Qualora vi siate poi trovati bene una prima volta, sarete voi stessi a cercarlo la seconda; anche se lui, vedendo il suo cellulare squillare col vostro nome in entrata, saprà già tutto– perché, non dimenticate, lui vi osserva. In questo caso, va da sé, avendogli voi dato mandato, una commissione dovrà essergli riconosciuta, anche se il segnalatore "gransignor,e" non ve la chiederà mai espressamente. 4– Il conoscente collezionista: Se siete degli esperti, è un vostro pari, dunque inoffensivo. Se non lo siete, potrebbe rivelarsi pericoloso, potendosi la situazione aprire ai seguenti scenari:
a) se volete comprare, vi farà prendere l'auto dell'amico —lo scenario dipende dalla macchina;
b) se volete vendere, se la comprerà lui per rivenderla con profitto (chiamasi flipper) —scenario non economicante conveniente;
c) potrebbe dirottarvi verso un segnalatore —scenario interessante;
d) potrebbe dirottarvi verso un broker professionista —scenario rischioso;
e) potrebbe essere egli stesso un segnalatore in incognito —scenario in cui il signor,e si accarezzerà il foulard al collo.
Vito, ieri hai scritto cose interessanti (anche Cartesecco peraltro), ma questa batte tutte.
Mi pare traspaia una certa simpatia per la figura del "segnalatore"... ;-)
Trattiamo i dati personali degli utenti del nostro sito, attraverso l'uso di cookie e altre tecnologie, per fornire i nostri servizi, personalizzare la pubblicità e analizzare l'attività del sito. Potremmo condividere determinate informazioni sui nostri utenti con i nostri partner pubblicitari e di analisi. Per ulteriori dettagli, consultare la nostra Politica della Privacy.
Clicca di seguito su " ACCETTO ", accetti la nostra Informativa sulla privacy e su come trattare dei dati personali e cookie come descritto in questo documento. Riconosci inoltre che questo forum può essere ospitato al di fuori del tuo Paese e acconsenti alla raccolta, alla memorizzazione e all'elaborazione dei tuoi dati nel paese in cui è ospitato questo forum.
Tweet
Commenta