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Nuova ff "GTC4 Lusso"

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  • #31
    ....................................

    ora Safado mi sembra una Mustang alla rovescia !!!!
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    • #32
      Oggi presentazione top secret!
      Qualche amico del forum è invitato?

      "Ferrari a Villa Erba per il lancio della nuova FF: attesi 700 ospiti, i particolari dell’evento sono top secret"

      http://www.eventreport.it/stories/me...no_top_secret/

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      • #33
        Interessante intervista al designer della GTC4 Lusso Flavio Manzoni:

        http://motori.corriere.it/motori/ant...e8e2f15c.shtml

        Partiamo dal nome, GTC4Lusso. Ci aiuta a decifrarlo, Flavio Manzoni?
        «GT sta per Gran Turismo. C per coupé. Quattro sono i posti. Ma anche le ruote motrici e, novità, sterzanti». «Lusso», trattandosi di una Ferrari, non richiede tante spiegazioni.
        «Oltre a evocare la 250 GT Lusso, una delle più amate da Enzo Ferrari, la parola indica la vocazione dell’auto e si riferisce all’interno: un lussuosissimo ambiente living. ».


        GTC fa pensare alla 330.
        «Giusto. È un riferimento storico importante, ma citato in chiave moderna solo nello sfogo d’aria del parafango».

        Da dove avete cominciato: un foglio bianco o la FF?
        «Della FF la GTC4Lusso mantiene lo chassis. Quindi siamo partiti da un’architettura in cui gli aspetti fondamentali sono l’imponenza del frontale, dovuta al motore V12, e l’importanza della cabina, che doveva essere comoda per quattro persone».

        Così avete ripreso il concetto di shooting brake.
        «All’inzio non era detto. L’abbiamo confermato per la fruibilità e la versatilità interna che consente, ma lavorando parecchio sul posteriore».

        Molto diverso, nelle proporzioni, da quello della FF.
        «Abbiamo abbassato il profilo del tetto, che tende a scendere più dinamicamente verso il posteriore e incorpora uno spoiler, e reso più campanato il padiglione, in modo da esaltare le “spalle”. Vista da dietro, la macchina ha una sagoma molto piazzata, larga e ben appoggiata sulle ruote».

        Passiamo alla fiancata, con quel motivo che a Maranello definite «a diapason».
        «Nasce dal muscolo del parafango anteriore e tende a snellirsi nella porta, creando un’ombra molto marcata nella parte inferiore, in cui si specchia il pavimento. Tutto ciò alleggerisce il corpo vettura».

        Altri dettagli della fiancata che tiene a far notare?
        «Il muscolo del parafango anteriore, lo ritrovi anche sul posteriore. Il montante C che spinge in avanti e produce un effetto un po’ fastback. Lo sfogo d’aria nel parafango, con i tre deflettori che sembrano flottanti, sospesi. Il diffusore, che abbiamo tenuto puro, come nasceva dagli studi tecnici di aerodinamica; è stato solo perfezionato formalmente, ma il concetto aerodinamico è rimasto intatto».

        Dietro, i fanali doppi rimandano alla tradizione.
        «Interpretata in chiave moderna: sono piccoli, tecnologici, riempiono bene la massa della poppa. Incorniciati nello spoiler inarcato, danno a posteriore quell’espressione tipica di tante Ferrari, per esempio la 308. Quando i sottili anelli rossi dei fanali s’illuminano sono bellissimi».


        Finiamo il giro: il frontale.
        «Anche qui abbiamo voluto conservare la massima purezza, accentuando soltanto i modellati in corrispondenza dei parafanghi. L’ampia “bocca” raccoglie tutte le funzioni della termica, il radiatore e le due prese d’aria dei freni. Così c’è sia lo standing che merita una macchina di questa classe sia un’immagine di potenza. I fari riprendono il tema a “L” delle ultime Ferrari, ma si sviluppano più in orizzontale e producono un effetto più grintoso. Infine, sotto, ci sono i due spoilerini laterali, modellati sia per rispettare l’aerodinamica sia per appoggiare bene il frontale sulle ruote».

        Gli interni? La plancia, per una Ferrari, è originale.
        «Ci siamo posti subito obiettivi altissimi. Volevamo che l’auto facesse un salto di qualità assoluto e abbiamo cercato un linguaggio riconoscibile come Ferrari, ma molto moderno, avveniristico. Il risultato è un abitacolo quasi da concept car. Partendo dalla plancia, uno degli elementi fondamentali di trasformazione era il nuovo interfaccia, il display touch screen da 10,25 pollici. Lo schermo è bellissimo, ma la questione era delicata perché non siamo abituati a vederne di così grandi sulle Ferrari. E non volevamo perdere il look Ferrari. La soluzione è stata il dual cockpit: la plancia con due lati, uno per il pilota, l’altro per il passeggero. Poco prima dell’inizio del progetto stavamo lavorando sull’interno della 488, caratterizzato da un cockpit molto originale che raggruppa tutte le funzioni legate alla guida, così abbiamo deciso di replicarlo sulla GTC4Lusso, anche sul lato sinistro, sia pure in maniera semplificata, e conservando il disegno avvolgente. Quando sei seduto in auto hai l’impressione che la plancia sia orientata verso di te, pilota o passeggero fa lo stesso. Questo ci ha dato l’opportunità di integrare il display in modo originale, nel canale fra i due cockpit. La consolle è molto importante, divide bene l’abitacolo in due. Ci sono le bocchette tipiche della F12, di concezione aeronautica... Tutto il resto è stato pensato in modo molto moderno. Ci sono anche ispirazioni che vengono dall’arredamento».

        Quello strano disegno dei sedili?
        «Il disegno con la fettuccia centrale e quelle linee spezzate che creano una cannettatura molto caratteristica sono lo stilema delle nostre sedute racing, in Ferrari lo chiamiamo “disegno Goldrake”. Lo abbiamo reinterpretato in chiave elegante».

        C’è più spazio, dentro, rispetto alla FF?
        «Sì. Perché abbiamo riposizionato il punto H posteriore, in modo da dare più centimetri alle ginocchia. Per lo stesso motivo abbiamo rivisto il retroschienale dei sedili anteriori, sgusciandoli ulteriormente. Dietro c’è un’ottima abitabilità».

        La progettazione delle Ferrari parte sempre dal dato tecnico: performance, aerodinamica, funzionalità. Ma se a disegnare l’auto sono le esigenze tecniche, c’è spazio per la creatività?
        «Il design comincia sempre dalla consapevolezza del prodotto. In Ferrari si parte da obiettivi di performance, che cambiano da modello a modello: un conto è la F12 Tour De France, dell’anno scorso, un bolide da pista, un altro conto è la GTC4Lusso, che pure dev’essere perfetta nell’aerodinamica, perché un’auto che tocca i 335 orari non può permettersi di non esserlo. Una volta comprese le esigenze tecniche e elaborato le soluzioni aerodinamiche funzionali al raggiungimento dell’obiettivo, la questione diventa come incorporare tutto ciò in un disegno organico. Ed è questo “come” a fare la differenza. Lavorando su vetture molto complesse come FXX K si scopre che c’è sempre un largo margine notevole di interpretazione, uno spazio per metterci l’invenzione».

        Sta dicendo che i vincoli tecnici e normativi non limitano?
        «I vincoli sono un alibi. Le Ferrari ne hanno una valanga in più rispetto alla altre auto, eppure la nostra varietà di soluzioni estetiche è sotto gli occhi di tutti: ogni macchina è diversa, ha la sua personalità, ed è comunque riconoscibile come una Ferrari. Ogni progetto parte dalla funzionalità, perché la forma deve seguire la funzione, ma c’è sempre lo spazio per inserire un’intenzione».

        Un suo collega, una volta, ci disse che per conoscere veramente un’auto bisogna toccarla, accarezzarla... Il momento migliore, diceva, è quando le lavi a mano...
        «Capisco che cosa intendeva. Sono un fautore della modellazione fisica. In Ferrari utilizziamo molto il virtuale, soprattutto per convergere su un’idea partendo da tante proposte. Ma la fase cruciale è quella del modello in clay, quella in cui il modello viene plasmato manualmente: il rapporto tattile è importante come quello visivo, serve a capire come sono le superfici e come si evolvono. Nell’eccellenza Ferrari c’è anche il contributo dei nostri modellatori, bravissimi, dei veri artisti: la loro manualità è indispensabile per dare alle superfici quel tocco di sensualità che non può venire dagli strumenti virtuali».

        Qual è la parte più sensuale della GTC4Lusso?
        «Sono molto soddisfatto dal passaggio parafango anteriore-fiancata, con il tema del diapason. Ma la parte che preferisco è il posteriore: è proprio un bel vedere».

        A proposito di abitacoli avveniristici: riesce a immaginare una Ferrari con la guida autonoma?
        «No. Intendiamoci, se l’auto ti serve per spostarti dal punto A al punto B, la guida autonoma è comoda e funzionale. Ma le Ferrari non hanno questo scopo prioritario: il sodalizio uomo-macchina, il contatto fisico, la perfetta fusione tra un oggetto tecnico evolutissimo e l’uomo che ha la capacità di portarlo al limite non possono venire a mancare. La guida autonoma è come prendere il taxi. L’altro giorno ho guidato in pista una F12Tdf: è stata un’esperienza coinvolgente, di un’intensità straordinaria. Una Ferrari è, e resterà, puro piacere di guidare».

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        • #34
          Alcuni scatti dalla presentazione
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          • #35
            Eri presente Robby?

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            • #36
              Il culone da dietro ricorda la Mazda RX8...

              Vabbè.. Per superare il posteriore del 456 ci vorrà ancora qualche tentativo!!!
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              • #37
                Originariamente inviato da tyziocayo Visualizza il messaggio
                Eri presente Robby?
                No , Silvio , ero a Madrid , sono appena rientrato .
                un mio conoscente era presente e mi ha girato quelle immagini ........ io la trovo divina

                @ Woody: hai ragione sono tutte e due grigie con quattro ruote nere e rotonde (avrebbe detto Jean Todt!!)

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                • #38
                  Vabbè..
                  Me la ricorda!!!
                  non credo che Mazda possa denunciare un plagio!!!

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                  • #39
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                    • #40
                      Ne hanno già immaginato il modello convertibile. Secondo me sarebbe meglio della California

                      http://gtspirit.com/2016/02/16/ferra...ider-imagined/



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                      • #41
                        Cabrio ricorda troppo la grancabrio maserati

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                        • #42
                          Direi che complimento migliore non potevi farlo....
                          Chissà che non diventi la base per una one-off!!!

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                          • #43
                            A me le 2+2 che non considerano le gambe dei passeggieri non mi sono mai piaciute molto...comunque molto bella

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                            • #44
                              Ferrari GTC4Lusso T, V8 turbo da 610 cv ora in consegna

                              Si chiama come la GTC4Lusso, la GT 12 cilindri, ma aggiungendo la T del turbo e un 8 cilindri cambia tutto. Della cugina mantiene solo esterno e interno, nel concetto è una vettura del tutto nuova. La GTC4Lusso T è la prima 4 posti Ferrari con motore V8, dedicata a chi cerca sportività, versatilità, utilizzo frequente. Clienti più giovani, 40enni che vogliono lusso e sedute comode anche nei due posti posteriori e un baule capace, per usarla tutti i giorni. Equipaggiata con un 3,9 litri, ha potenza massima di 610 cv a 7.500 giri/min e garantisce una spinta crescente grazie alla coppia massima di 760 Nm tra i 3000 e i 5250 giri/min. Ha un'autonomia del 30% superiore al V12 e trazione solo posteriore, ma ha quattro ruote sterzanti, dimostrandosi potentissima e divertentissima nel test sui tornanti toscani tra Monteriggioni e Punta Ala, tappe delle prove per la stampa che precedono l'arrivo dei primi modelli ai clienti che li hanno ordinati. Su strada a 233.525 euro, 37 mila in meno del V12.
                              fonte:
                              http://www.ansa.it/canale_motori/notizie/prove_novita/2017/03/16/ferrari-gtc4lusso-t-v8-turbo-da-610-cv-ora-in-consegna_12f218f1-e0e9-47ed-b763-159e4e1ee27b.html

                              Le persone non fanno viaggi,sono i viaggi che fanno le persone.Il viaggio non solo allarga la mente:le dà forma.

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                              • #45
                                Originariamente inviato da Woody Visualizza il messaggio
                                Il culone da dietro ricorda la Mazda RX8...

                                Vabbè.. Per superare il posteriore del 456 ci vorrà ancora qualche tentativo!!!
                                Che macchina ....particolare...la RX8 . la mia era nera, cattivissima, si intraversava con niente..e cosa non beveva !!!!

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