mi chiamo Alessandro, ho 27 anni e scrivo dalla provincia di Lucca.
Sono appassionato di auto (in particolare storiche e d'epoca) fin da piccolo e condivido questa fantastica passione con mio padre, il quale oltre a trasmettermi preziosi insegnamenti, mi ha sempre portato con sè alle fiere ed ai raduni, fin dai "tempi del passeggino"
La prima storica è arrivata nel 2003, una Fiat 500 L che custodiamo ancora in garage, fu subito seguita da una Fulvia Coupè e da parecchie Vespa, ad oggi circa una 30ina.
Una volta compiuti i fatidici 18, presa la patente ed iniziato a lavorare, la collezione si è ulteriormente ingrandita arrivando a circa 20 vetture tra cui Alfa Romeo Duetto, Alfa 2000 berlina, Fiat 124 Sport, Lancia Beta coupè ed altre simili che uso tutt'ora per gite domenicali. Da circa un paio d'anni abbiamo deciso di avvicinarci alle sportive del cavallino (rigorosamente classiche) ed abbiamo acquistato una Mondial 3.2 del 1987, rossa con interno chiaro, con soli 34.000 km e targa originale Modena.
Malgrado le dicerie sul modello l'ho trovata un'ottima auto, affidabile e molto fruibile e comoda anche in 4, pur mantenendo lo stile, gli odori e i "rumori" delle sorelle a 8 cilindri; date le quotazioni ancora abbordabili per i più credo che sia un ottimo modello per avvicinarsi e prendere familiarità col marchio.
L'appetito però si sa vien mangiando e così da circa 1 mese è arrivata in garage la seconda, questa un grande sogno che avevo sin da bambino quando era ovunque sotto forma di giocattolo: Testarossa Monodado di Giugno 1988, anche lei rossa e con gli stessi km della Mondial, ma con interno nero. Proveniente dalla collezione di Roberto Benelli.
In molti mi avevano sconsigliato questo modello definendolo pericoloso e difficile da gestire, suggerendo piuttosto la 512 TR o la 550 Maranello..ma ho preferito non orientarmi su altro dato l'amore che avevo per questa specifica versione e per l'uso prettamente tranquillo e collezionistico che ne farò, come si concerne ad una "signora" di quasi 40 anni.
Vi ringrazio per avermi accolto nella vostra famiglia e spero di conoscervi personalmente a qualche raduno, magari nel meraviglioso Chianti.
Sotto qualche foto delle due rosse

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