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Le Ferrari pronte a sbarcare ad Amalfi: evento straordinario, ma non mancano le critiche
Dal 1° al 3 luglio Amalfi ospiterà la “Ferrari World Premiere”, un evento esclusivo firmato dalla celebre casa automobilistica di Maranello. La manifestazione promette visibilità globale e prestigio internazionale per la Costiera Amalfitana, ma già nei giorni precedenti al suo avvio ufficiale non sono mancate le polemiche.
L’obiettivo dichiarato è chiaro: offrire un palcoscenico scenografico a una première esclusiva, valorizzando al contempo l’immagine della Costiera Amalfitana come destinazione di eccellenza. Il ritorno in termini di visibilità è già concreto, con fotografi, tecnici e operatori al lavoro da giorni per allestire strutture e coreografie che faranno da sfondo all’evento.
Ma non tutto il territorio sembra pronto ad applaudire.
Residenti e operatori turistici lamentano disagi crescenti, proprio mentre la stagione estiva entra nel suo pieno. A pesare è soprattutto l’impatto sulla mobilità, con spazi sottratti alla sosta e interrogativi aperti sulla tenuta del traffico veicolare lungo la già congestionata Statale 163, arteria fondamentale per l’intera Costiera
Tuttavia, al di là del malcontento, c’è anche chi invita a guardare all’evento con un’ottica più costruttiva. “Un’occasione del genere – scrivono sui social -può generare ricadute importanti in termini di immagine e indotto economico. Certo, i sacrifici ci sono, ma se ben gestiti potrebbero portare benefici duraturi”.
Il dibattito è quindi aperto, e si riflette anche sui social, dove tra critiche e sostegni si confrontano due visioni: quella di una città che aspira a eventi di prestigio internazionale e quella di una comunità che chiede di non essere messa in secondo piano di fronte alla spettacolarizzazione del territorio.
Sui social si è acceso un acceso confronto tra chi lamenta mancanza di trasparenza e coinvolgimento, e chi invece plaude all’iniziativa come una vetrina d’eccellenza per il territorio. In risposta, c’è chi difende l’operato dell’amministrazione, ricordando che eventi di questa portata richiedono inevitabili sacrifici e garantiscono in cambio prestigio e ritorni economici
https://www.positanonews.it/2025/06/...tiche/3788233/
E se lo dico io....
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Originariamente inviato da Nelson Visualizza il messaggioQualcosa avevo percepito leggete il mitico dagospia https://www.dagospia.com/cronache/fa...o-fabio-439123
Dopo un po' sempre in diretta legge i commenti che arrivano ed uno gli scrive che quella firma non ha alcun valore perché non è il figlio di Ferruccio ma un parente che da anni sfrutta il suo Cognome spacciandosi come porta voce della dinastia ecc ecc. Inizialmente il venditore difende la sua auto e la particolarità per quella firma ma dopo qualche minuto avendo capito la figuraccia chiude la live improvvisamente senza salutare.
Vado su Autoscout24 e trovo l'annuncio dell'auto con tanto di foto della firma e di citazione di quest'ultima nella descrizione del veicolo. Il giorno dopo incuriosito ricerco l'annuncio ma erano state tolte le foto e cancellato il tutto.
Quindi confermo che forse questo andazzo avrà dato fastidio ai reali ed unici erediAlessio
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Ferrari Amalfi, debutta l’erede della Roma. Tutto quello che c’è da sapere: caratteristiche, prestazioni e prezzi
di Mario Cianflone, inviato a Maranello
1 luglio 2025
La casa di Maranello lancia la nuova coupé alla base della gamma: linee eleganti, motore V8 da 640 cavalli rigorosamente termico e a bordo comfort e tecnologia digitale
Nata 5 anni fa la Ferrari Roma ha avuto il compito di proporre nella gamma del Cavallino Rampante una vettura prestazionale ma elegante meno appariscente per linee e per sound rispetto alla classica impostazione non certo minimalista delle vetture made in Maranello. Ora la Roma cede il posto alla sua erede. Si chiama Amalfi ed eredita il meglio di quella che venne definita come una formula 1 in abito da sera e introduce modifiche e migliorie che ne esaltano lo stile e le prestazioni senza snaturarne il design elegante e molto curato frutto del lavoro del team guidato da Flavio Manzoni. Sarebbe riduttivo chiamarla restyling ma è marcatamente un’evoluzione del modello precedente. La Amalfi infatti prende il meglio della Roma un livello più alto pur rimanendo la vettura più accessibile della gamma Ferrari accessibile e ovviamente relativo visto che il listino parte da 240 mila euro e considerando le personalizzazioni il conto può aumentare anche di molto.
Tra le conferme della Amalfi cioè il motore biturbo a otto cilindri a V, rigorosamente termico senza nessuna elettrificazione che pesa e non serve e lo stile sempre pulito ma ora con una maggiore attenzione all’aerodinamica e al carico posteriore ottenuto grazie a una ala attiva al posteriore. Ma andiamo nel dettaglio
Ferrari Amalfi, il V8 si evolve Come detto il cuore pulsante della nuova Ferrari Amalfi è una versione evoluta del V8 biturbo da 3.855 cm³ appartenente alla famiglia F154. Il propulsore ora sviluppa 640 Cv a 7.500 giri/min, con una potenza specifica di 166 Cv/l e un limitatore che si attiva a 7.600 giri/min.
Gran parte del salto prestazionale lo si deve al sistema di sovralimentazione evoluto, che gestisce in modo indipendente la velocità di rotazione dei due turbocompressori. Questi ultimi raggiungono ora i 171.000 giri/min. Il risultato è un sensibile miglioramento della reattività dell’acceleratore. La gestione della pressione è affidata alla centralina motore, già adottata da Ferrari sulla 296 GTB, sulla Purosangue e sulla più recente 12Cilindri.
Allo stesso tempo Ferrari si è concentrata nel ridurre all’osso le masse in movimento. A partire dagli assi a camme. ora alleggeriti e che hanno consentito di risparmiare ben 1,3 kg, per un peso totale a secco della vettura che si attesta a 1.470 Kg. Nel frattempo il basamento è stato riprogettato per eliminare materiale non strutturale. Novità assoluta è l’olio a bassa viscosità, mai usato prima in abbinamento a un propulsore V8 del Cavallino Rampante. Questo olio, secondo Ferrari, migliora del 30% la resistenza a freddo e ottimizza l’efficienza durante la fase di warm-up.
Grazie all’albero motore piatto La risposta del motore è resa ancora più diretta, a una turbina compatta a bassa inerzia e alla tecnologia twin-scroll che separa i flussi dei gas di scarico, migliorando la continuità di erogazione. I collettori a lunghezza equalizzata contribuiscono a offrire una spinta progressiva, che si nota particolarmente ai medi e alti regimi.
Il cambio non cambia. È sempre il collaudato doppia frizione a otto rapporti in bagno d’olio, introdotto con la SF90 Stradale. Ma alcuni miglioramenti, come passaggi di marcia più rapidi e fluidi, sono da deputare alla nuova centralina e una gestione software rivisitata.
Il sound del motore ha ricevuto inoltre una particolare attenzione. Gli ingegneri Ferrari hanno sviluppato un nuovo layout del silenziatore che ovviamente rispetta le normative più restrittive, ma non scende a compromessi con il timbro inconfondibile del V8. La gestione della sonorità è affidata a una nuova valvola di bypass controllata in modo proporzionale da mappe dedicate, in grado di adattare il suono in tempo reale in base allo stile di guida.
Ferrari Amalfi: design al passo con i tempi
La Ferrari Amalfi è per la casa di Maranello quella che si può definire una moderna berlinetta coupé 2+ con motore V8 anteriore-centrale. Disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la guida di Flavio Manzoni, non sorprende il fatto che prenda ispirazione dalla Roma, ma si presenta con forme diverse per offrire uno stile ancora più dinamico ma al tempo stesso minimale. Per quanto riguarda le dimensioni pure, parliamo di una berlinetta lunga 4660 mm, larga 1974 mm e alta appena 1301 mm. Il passo si attesta a 2670 mm.
Esternamente non passa inosservata la sua forma affusolata. Ci pensano le superfici fluide e tagli netti a conferire alla vettura un aspetto moderno e coerente. Nessuna calandra è visibile nella parete frontale mentre è nell’ala flottante, dello stesso colore della carrozzeria, a integrare proiettori e sensori.
La parte posteriore è compatta e muscolosa il giusto. Qui si nota il grande diffusore e lo spoiler integrato nel lunotto. Il baule offre 273 litri di capienza mentre un pieno di benzina si ottiene con 80 litri. Per il lancio, Ferrari ha scelto la tinta denominata “Verde Costiera”, un verde ottanio brillante ispirato al mare della Costiera Amalfitana.
Ferrari Amalfi: interni hi-tech tra comfort e sportività
L’abitacolo si presenta con doppio cockpit, ovvero due cellule ben distinte per guidatore e passeggero. Davanti ad essi si sviluppa la plancia in un inedito layout monolitico. Questo significa che strumentazione digitale e bocchette d’aerazione sono fusi in un unico blocco continuo. Al centro, ecco il display touch centrale diventa punto focale della plancia. Il tunnel centrale in alluminio anodizzato, ospita la sede della chiave, il sistema di ricarica wireless, il celebre cancelletto Ferrari e i comandi secondari. I sedili “comfort” sono disponibili su misura e dotati di dieci sacche d’aria per la funzione massaggio, che si può scegliere tra cinque programmi e tre livelli di intensità. A questi si aggiunge la ventilazione per seduta e schienale.
Infine, il sistema audio Premium Burmester, disponibile come optional, mette sul piatto 14 altoparlanti, una potenza di 1.200 watt e tweeter a tecnologia ring radiator.
La Ferrari Amalfi propone inoltre sistema HMI completamente rinnovato. Il nuovo volante offre solo pulsanti fisici. A sinistra si trovano i controlli per ADAS, cruise control, telefono e comandi vocali. A destra, i comandi per la strumentazione digitale.
L’interfaccia uomo-macchina è strutturata su tre display principali. Il quadro strumenti da 15,6 pollici, completamente digitale, mostra tutte le informazioni di guida. Sul display centrale touch da 10,25 pollici è possibile accedere alle varie funzioni più usate, quali media, climatizzazione e settaggi. A completare l’esperienza, il display per il solo passeggero da 8,8 pollici che offre informazioni interessanti quali le forze G e il regime del motore.
La connettività è completa, con Apple CarPlay, Android Auto e, come già elencato, ricarica wireless per smartphone integrata nel tunnel centrale. Il sistema MyFerrari Connect permette inoltre di monitorare lo stato della vettura da remoto tramite app.
Ferrari Amalfi: dinamica evoluta e tecnologia al servizio della guida
Il fondo vettura è stato ottimizzato per gestire i flussi in modo efficiente e ridurre la resistenza. Al posteriore, si trova ora un diffusore ridisegnato per assicurare maggiore stabilità. Ma la vera novità è l’ala mobile attiva, perfettamente integrata nella coda. La stessa si attiva in tra diverse configurazioni, che cambiano in base alla dinamica della vettura. La prima prende il nome di Low Drag, a seguire c’è la Medium Downforce e per finire entra in scena la High Downforce. In fase di curva o frenata intensa, la modalità HD genera fino a 110 kg di carico verticale a 250 km/h, aumentando la resistenza aerodinamica di appena il 4%.
Completano il pacchetto un nolder posteriore da 20 mm, che migliora l’efficienza alle alte velocità, e un frontale ottimizzato con radiatori e intercooler disposti per massimizzare il raffreddamento.
Con Amalfi, Ferrari propone un pacchetto con sistema brake-by-wire mche igliora efficienza e modulabilità della frenata, con una risposta del pedale più diretta anche se entra in funzione l’ABS.
Tutti i sistemi sono coordinati dal Side Slip Control 6.1, che governa sterzo, trazione e movimenti verticali della scocca, garantendo coerenza di comportamento e massima ripetibilità.
Il tutto è completato, come accennato, da uno spoiler posteriore attivo, che si regola automaticamente in funzione delle accelerazioni. In questo modo il carico aerodinamico è sempre perfettamente bilanciato, anche nelle fasi di guida più impegnative.
Per quanto riguarda la sicurezza attiva, la Ferrari Amalfi mette sul piatto un’ampia dotazione di ADAS: tra questi troviamo il cruise control adattivo, la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento di corsia, il rilevamento angolo cieco e il sistema Surround View opzionale.
La Ferrari Amalfi adotta cerchi da 20 pollici. Le spalle degli pneumatici conservano lo stesso spessore già visto sulla Ferrari Roma. Le misure sono 245/35 R20 all’anteriore e 285/35 R20 al posteriore, una configurazione pensata per assicurare agilità e trazione ottimale. Di serie, la vettura monta pneumatici sviluppati in collaborazione con Bridgestone (Potenza Sport) e Pirelli (P Zero).
https://www.ilsole24ore.com/art/ferr...dUB?refresh_ce
" Le Ferrari sono come le belle donne,nella mente di molti ma nella disponibilità di pochi " L.C.
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"Se gommo tiene,io vince gara!Se gommo non tiene,io come bomba dentro montagna..."
(my friend Markku Alen)
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Testarossa, l’UE annulla la revoca dei diritti a Ferrari La seconda corte di appello dell'Unione Europea ha riconosciuto l'ingiustizia della revoca dei diritti sul marchio Testarossa alla casa di Maranello
Ferrari ha ottenuto una significativa vittoria presso la seconda corte di appello dell’Unione Europea, che ha riconosciuto l’ingiustizia della revoca dei diritti sul marchio Testarossa. Questa decisione era stata originariamente emessa nel 2023 dall’Ufficio per la proprietà intellettuale dell’Unione Europea, il quale aveva sostenuto che la casa di Maranello non avesse utilizzato il marchio in modo “effettivo” per un periodo continuativo di cinque anni tra il 2010 e il 2015.
Ferrari Testarossa: giustizia è fatta
La revoca aveva sollevato preoccupazioni riguardo alla protezione dei marchi storici e al potere delle aziende di mantenere il controllo sui propri simboli distintivi. Ora però il Tribunale dell’Unione Europea ha annullato tale decisione, sottolineando che Ferrari ha effettivamente utilizzato il marchio attraverso pratiche commerciali come l’approvazione dei concessionari per la vendita di Testarossa usate e la concessione in licenza per modellini in scala.
L’UE annulla la revoca dei diritti
Infatti, fa sapere Reuters, il tribunale avrebbe dichiarato che l’uso del marchio per garantire l’identità dell’origine dei prodotti può essere considerato un uso effettivo, anche nel contesto della rivendita di prodotti usati. Le iconiche Testarossa, prodotte tra il 1984 e il 1996 e rese celebri dalla serie “Miami Vice”, sono ora disponibili solo sul mercato dell’usato, rendendo cruciale per Ferrari mantenere i diritti sul marchio per proteggere la propria eredità e il valore del brand.
https://www.formulapassion.it/auto/a...revoca-diritti
E se lo dico io....
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