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    Michele "Roger"

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    • Ferrari in testa coda si schianta contro quattro auto in sosta


      Sul posto la polizia locale di Roma Capitale. L'incidente nella zona di Piazza Bologna

      Ha perso il controllo della super car che stava guidando schiantandosi contro quattro vetture in sosta. L'incidente stradale è avvenuto nel pomeriggio di venerdì in zona Piazza Bologna, quando una Ferrari è andata in testa coda impattando contro le macchine ferme in sosta al lato della strada. Cinque le vetture danneggiate, compresa l'auto di Maranello.

      L'intervento degli agenti del II gruppo Sapienza della polizia locale di Roma Capitale intorno alle 16:30 del 9 settembre all'altezza del civico 22 di viale XXI Aprile.

      Danneggiate le vetture, compresa la Ferrari, i caschi bianchi hanno ascoltato il conducente della vettura, un 34enne albanese che si trovava nella supercar con altri due ragazzi, per accertare le cause del sinistro. A parte la paura nessuno è rimasto ferito.
      Roma Today
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      E se lo dico io....

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      • Sarà una delle tante Ferrari noleggiata per il weekend.
        Non ho tiktok ma qualche tempo fa mio nipote mi ha fatto vedere alcuni video di ragazzi che alla sera fanno nel centro città delle fare con partenze da fermo. Ferrari Porsche Audi Lamborghini c'è di tutto con tanto di targhe visibili.
        E se lo dico io....

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        • Si sono molte auto provenienti da autonoleggi. Non quelli che stanno nei dintorni di Maranello con cui ti fai il giretto di mezz'ora,sono gli autonoleggi di due,tre o sette giorni che ci rimettono l'auto (rimettere per modo di dire,hanno la casco). Ma ê un business enorme e non solo con le Ferrari,richiestissimo sono le Lamborghini e le Audi RS
          Luigi detto Igino da Brescia

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          • Voglio essere contro la massa. Leggete qui

            Ferrari Purosangue, Montezemolo: “Il nome è terribile”

            L'ex manager del Cavallino, a Maranello dal 1991 al 2014 ha parlato del primo SUV del Cavallino criticando fortemente il modello

            Pubblicato il 15 Settembre 2022 ore 07:55
            Il debutto di Ferrari Purosangue ha diviso l’opinione pubblica e gli appassionati del mondo dell’auto. C’è chi grida allo scandalo, invocando il Drake e sottolineando che mai avrebbe permesso tale eresia e chi invece ha accolto con grande entusiasmo la prima vettura a ruote alte del Cavallino, apprezzandone stile e meccanica. Nella schiera dei detrattori del primo SUV di Maranello c’è anche Luca Cordero di Montezemolo che ha criticato fortemente la scelta del marchio italiano di debuttare nel segmento delle sportive a ruote alte, usando parole al vetriolo anche nei confronti della gestione attuale dell’azienda.
            L’ex manager del Cavallino, a Maranello dal 1991 al 2014 è stato intervistato dal giornalista australiano Peter Robinson, con la chiacchierata tra i due che è stata pubblicata sulla rivista The Intercooler. Alla domanda sull’eventuale gradimento di Ferrari Purosangue e sopratutto del nome scelto per il primo SUV, Montezemolo è stato subito chiaro: “No, il nome non mi piace, è terribile, non nei miei gusti. L’azienda è diventata un mix tra una finanziaria e un costruttore di supercar, quindi gli azionisti sono la priorità numero uno e infatti sono molto impegnati a lavorare sull’auto elettrica.”
            Il manager ha poi parlato di come il concetto di vettura a ruote alte fosse stato già esaurito in precedenza con un’altra vettura, con la Rossa che non avrebbe avuto la necessità di presentare Purosangue: “Secondo me, il ruolo della Suv in Ferrari è stato affrontato e soddisfatto con la FF (2011) e gli appassionati di Ferrari dovrebbero sopravvivere senza. Non mi piace il fatto che siano arrivati ultimi dietro Porsche, Lamborghini, Bentley e Maserati. Io ho sempre preferito essere il primo. Credo che Ferrari abbia fatto una suv solo per ragioni commerciali, e la cosa è giusta, sono una public company in fondo. Non voglio dire cose che non conosco, ma da quello che ho visto Ferrari è sempre più vicina a Lamborghini: auto potenti, costose e con margini molto alti.”

            Formulapassion è l'unico sito che pubblica cose interessanti. Montezemolo non si lascia intervistare da tutti
            E se lo dico io....

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            • Stimo Montezemolo ma a parte il nome Purosangue che potrebbe non piacere il progetto in se non lo boccio. Il mercato chiede quella tipologia di veicolo,sono arrivati prima gli altri come Porsche e Lamborghini che hanno a loro spese creato una domanda. La Ferrari ha aspettato oltre un decennio,non farla sarebbe stato solo uno spreco enorme.

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              • Mi dispiace abbia detto queste cose,ma penso che avrebbe ceduto anche lui anni fa.

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                • Dal Messaggero

                  Irene Pivetti, confermato il sequestro di 3,5 milioni: acquistò tre Ferrari per riciclare denaro

                  Secondo l'accusa, «l'obiettivo perseguito da Pivetti» sarebbe stato quello «di acquistare il logo Isolani-Ferrari per cederlo a un prezzo dieci volte superiore al gruppo Dahoe, senza comparire in prima persona»

                  È stato confermato oggi dalla Cassazione il sequestro di quasi 3,5 milioni di euro a carico dell'ex presidente della Camera Irene Pivetti accusata di evasione fiscale e autoriciclaggio in un'indagine del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, coordinata dal pm milanese Giovanni Tarzia, su una serie di operazioni commerciali, in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che sarebbero servite per riciclare proventi frutto di evasione fiscale. La seconda sezione penale della Suprema Corte ha rigettato, infatti, il ricorso della difesa.
                  Irene Pivetti, il processo per evasione fiscale e autoriciclaggio


                  A febbraio il Riesame di Milano, accogliendo il ricorso del pm dopo la bocciatura da parte del gip, aveva disposto il sequestro di circa 3,5 milioni a carico dell'ex deputata e di quasi mezzo milione ad un suo consulente, Pier Domenico Peirone, il quale ha già patteggiato 1 anno e 10 mesi. Poi, è arrivato il ricorso della difesa e infine la decisione della Cassazione, dopo l'udienza di oggi. Nel frattempo, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex esponente della Lega e altre 5 persone. L'udienza preliminare, davanti al gup Fabrizio Filice, è fissata per il 6 ottobre.
                  Tra gli imputati il pilota di rally ed ex campione di Gran Turismo Leonardo "Leo" Isolani, la moglie Manuela Mascoli, la figlia di lei Giorgia Giovannelli, il notaio Francesco Maria Trapani e un altro imprenditore, Candido Giuseppe Mancaniello. Nell'inchiesta viene ipotizzato un ruolo di intermediazione di Only Italia, società riconducibile a Pivetti, in operazioni del 2016 del Team Racing di Isolani, che voleva nascondere al Fisco (aveva un debito di 5 milioni) alcuni beni, tra cui le tre Ferrari. Attorno alle auto, secondo l'accusa, venne organizzata una finta vendita verso una società cinese. Quelle macchine, però, non sono mai arrivate «nella disponibilità» dell'acquirente "sulla carta", il gruppo cinese Daohe. L'unico «bene effettivamente ceduto, ovvero passato» ai cinesi sarebbe stato «il logo della Scuderia Isolani abbinato al logo Ferrari».
                  Secondo l'accusa, «l'obiettivo perseguito da Pivetti», difesa dal legale Filippo Cocco, sarebbe stato quello «di acquistare il logo Isolani-Ferrari per cederlo a un prezzo dieci volte superiore al gruppo Dahoe, senza comparire in prima persona». Isolani e la moglie, «simulando la vendita dell'intera scuderia, hanno di fatto ceduto soltanto il logo», mentre Pivetti, per la Procura, ha comprato quel logo a 1,2 milioni di euro e lo ha rivenduto al gruppo cinese a «10 milioni». Tra gli atti trasmessi da Milano in Cassazione anche un avviso di accertamento dell'Agenzia delle Entrate a carico di Pivetti nel quale si contestano quei quasi 3,5 milioni di evasione

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                  • Hai capito ad Isolani

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                    • Milano, inseguimento ad alta velocità: auto dei vigili si schianta su una Ferrari

                      Quattro le persone rimaste ferite. La polizia era all'inseguimento di un'altra vettura che si è data alla fuga



                      Incidente a Milano, fortunatamente senza gravi
                      conseguenze, che ha visto protagonisti i vigili e una Ferrari. Alla fine l'auto della polizia municipale si è anche ribaltata causando il ferimento di tre persone. La dinamica è ancora da stabilire ma la pattuglia rimasta coinvolta nello spettacolare schianto stava inseguendo una vettura che non aveva rispettato una precedenza e inoltre aveva ignorato l'alt degli agenti. Durante l'inseguimento ad alta velocità è avvenuto l'incidente con l'incolpevole proprietario di una Ferrari e una moto.

                      L'incidente è avvenuto nella centralissima Porta Venezia a Milano. La vettura della Polizia locale si è ribaltata ed è entrata in collisione con una moto condotta da un 33enne che è stato portato in ospedale. Lievemente feriti anche i componenti della pattuglia. Gli agenti sono alla ricerca dell'Audi che ha causato l'incidente con l'analisi delle telecamere di sorveglianza e testimonianze. Le persone coinvolte sono due ragazzi di 25 e 28 anni e altri due uomini di 33 e 34 anni. Sul posto i soccorsi di Areu e i vigili urbani di Milano-Beccaria. Ingenti i danni provocati nello schianto a catena. Divelti numerosi paletti e segnali stradali, l'incidente poteva causare danni gravissimi.
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                      • Hai visto ieri sera un video con dei meme. Che sfiga per la povera 430 che è passata quasi in secondo piano perché tutti concentrate sulle vigilesse della municipale

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                        • Genova: sconosciuto al Fisco, ma aveva otto Ferrari. Chiesti nove anni per il commerciante di auto di lusso Vittorio Zaniboni

                          ​​​​​​​Genova - Chiesti nove anni di carcere per Vittorio Zaniboni, ex mediatore immobiliare e commerciante di auto di lusso ma perfetto sconosciuto al Fisco italiano.

                          La Guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Giancarlo Vona, aveva scoperto una maxi-evasione di oltre quattro milioni e mezzo di ricavi non dichiarati. Le fiamme gialle gli avevano sequestrato quattro case di lusso di cui tra cui un attico di 240 metri quadri in pieno centro a Genova.

                          Il giro d'affari sommerso sarebbe stato il frutto della vendita - tra il 2013 ed il 2018 - di 25 auto di grande valore quali Maserati, Lamborghini, Porsche, Bentley e otto Ferrari, tra cui il primo modello Ferrari a uso stradale costruito nel 1948, la '166 Inter' venduta per un milione di dollari a un collezionista americano.



                          PUBBLICITÀ


                          A Zaniboni era riconducibile anche un'intera collezione di 20 auto di lusso e d'epoca attribuita fittiziamente ai parenti della propria compagna e altri soggetti, tra i quali un torinese e un lodigiano residenti a Montecarlo che erano stati indagati. Successivamente all'apertura della verifica, il titolare di tutta la collezione stava per vendere all'asta in due eventi internazionali (il 'Classic & sport cars' di Montecarlo e il prestigioso 'Goodwood festival of speed' nel Regno Unito) otto auto tra cui tre Ferrari, una Corvette e una Lamborghini Murcielago, esemplare numero 26 delle 185 prodotte che aveva già lasciato l'Italia per la Gran Bretagna.



                          Nel 2020 Zaniboni era stato "sorpreso" a chiedere il bonus spesa del Comune per le persone in difficoltà per la pandemia.
                          E se lo dico io....

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                          • C'è stato un attacco hacker oggi ai danni della Ferrari,i malintenzionati sono riusciti a "rubare" un pacchetto di dati contenenti anche informazioni particolari e sensibili.
                            È stato richiesto il pagamento di un riscatto da come si intuisce altrimenti il contenuto verrà pubblicato interamente in rete

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                            • Da Maranello hanno smentito il furto di dati,la richiesta di cyber riscatto. Anzi stanno cercando di capire tramite l'ufficio legale la fonte da cui è partita la notizia per iniziare eventuali cause legali.
                              Michele "Roger"

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                              • Non mi fiderei molto dei comunicati ferrari oramai mentono su tutto basta guardare la gestione della F1
                                Luigi detto Igino da Brescia

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                                Sto operando...
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