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  • Questa cifra sarà calcolata con il prezzo di listino base avendo a disposizione il primo dato principale cioè il costo medio finale di ogni modello.
    Gli optional questa media la farebbero ubriacare
    Italiano amante del Cavallino

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    • Meno male che seguo poco il calcio

      ..Ferrari a fuoco, il laziale Hysaj alla concessionaria: "L’avevo appena acquistata da voi, poteva essere una tragedia” di Andrea Ossino

      La casa di Maranello vicino al difensore: "La Ferrari, anche se la macchina non è stata comprata dai loro canali ufficiali, ci ha mostrato vicinanza e disponibilità”

      Oltre 150 mila euro andate letteralmente in fumo e tanta paura.

      È il bilancio della disavventura vissuta domenica scorsa dal difensore della Lazio Elseid Hysaj. Un imprevisto che ha costretto il giocatore a rivolgersi a un avvocato e adesso la faccenda verrà chiarita discutendo con una concessionaria del Nord Italia dove il giocatore una decina di giorni fa ha comprato una macchina importante.

      Perché qualche giorno dopo l’acquisto, mentre il calciatore era in Toscana, dalle parti di Certaldo, in provincia di Firenze, la sua Ferrari è andata a fuoco.Alle tre del pomeriggio Hysaj era in compagnia del suocero e di un amico per una gita fuori porta, per provare la vettura acquistata solo qualche giorno prima quando ha sentito un rumore strano. Il giocatore ha percorso qualche altro chilometro, poi ha avuto l’accortezza di accostare e scendere dalla Ferrari.

      Un gesto indispensabile per non trasformare una disavventura in qualcosa di ben più grave. Appena scesi dalla vettura infatti i tre uomini si sono accorti che la macchina perdeva olio. Neanche il tempo di discutere sul da farsi e all’improvviso la Ferrari è andata a fuoco. I tre si sono allontanati subito e hanno chiamato i soccorsi. “Sto bene e stanno bene anche le persone che erano con me — ha scritto poi il calciatore — Un difetto dell’auto ha provocato un principio di incendio mentre stavo percorrendo una strada. Mi sono subito accorto della situazione e mi sono accostato, per fortuna senza nessun danno a persone o altri pericoli”.

      “Quello che è successo al mio assistito riguarda un difetto o guasto alla macchina imprevedibile – conferma l’avvocato Erdis Doraci - per fortuna nessuno ha riportato lesioni, poteva essere una tragedia.

      La Ferrari, anche se la macchina non è stata comprata dai loro canali ufficiali, ci ha mostrato vicinanza e disponibilità”.

      https://roma.repubblica.it/cronaca/2...dia-422510891/
      E se lo dico io....

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      • A Como

        https://comozero.it/turismo/como-cen...so-quotidiano/

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        • Originariamente inviato da GGG Visualizza il messaggio
          Meno male che seguo poco il calcio

          ..Ferrari a fuoco, il laziale Hysaj alla concessionaria: "L’avevo appena acquistata da voi, poteva essere una tragedia” di Andrea Ossino

          La casa di Maranello vicino al difensore: "La Ferrari, anche se la macchina non è stata comprata dai loro canali ufficiali, ci ha mostrato vicinanza e disponibilità”

          Oltre 150 mila euro andate letteralmente in fumo e tanta paura.

          È il bilancio della disavventura vissuta domenica scorsa dal difensore della Lazio Elseid Hysaj. Un imprevisto che ha costretto il giocatore a rivolgersi a un avvocato e adesso la faccenda verrà chiarita discutendo con una concessionaria del Nord Italia dove il giocatore una decina di giorni fa ha comprato una macchina importante.

          Perché qualche giorno dopo l’acquisto, mentre il calciatore era in Toscana, dalle parti di Certaldo, in provincia di Firenze, la sua Ferrari è andata a fuoco.Alle tre del pomeriggio Hysaj era in compagnia del suocero e di un amico per una gita fuori porta, per provare la vettura acquistata solo qualche giorno prima quando ha sentito un rumore strano. Il giocatore ha percorso qualche altro chilometro, poi ha avuto l’accortezza di accostare e scendere dalla Ferrari.

          Un gesto indispensabile per non trasformare una disavventura in qualcosa di ben più grave. Appena scesi dalla vettura infatti i tre uomini si sono accorti che la macchina perdeva olio. Neanche il tempo di discutere sul da farsi e all’improvviso la Ferrari è andata a fuoco. I tre si sono allontanati subito e hanno chiamato i soccorsi. “Sto bene e stanno bene anche le persone che erano con me — ha scritto poi il calciatore — Un difetto dell’auto ha provocato un principio di incendio mentre stavo percorrendo una strada. Mi sono subito accorto della situazione e mi sono accostato, per fortuna senza nessun danno a persone o altri pericoli”.

          “Quello che è successo al mio assistito riguarda un difetto o guasto alla macchina imprevedibile – conferma l’avvocato Erdis Doraci - per fortuna nessuno ha riportato lesioni, poteva essere una tragedia.

          La Ferrari, anche se la macchina non è stata comprata dai loro canali ufficiali, ci ha mostrato vicinanza e disponibilità”.

          https://roma.repubblica.it/cronaca/2...dia-422510891/
          Ma di che modello si tratta? Dall'articolo non si capisce
          '

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          • 150000....in 3.....Cali T?

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            • Questa notizia potrà causare qualche giramento di testa a qualcuno


              Penale

              No alla distruzione della “replica” Ferrari se non è confondibile con l’originale
              di Paola Rossi

              19 Aprile 2024

              La replica di un modello “Ferrari” ritenuta non confondibile con l’originale, non costituisce reato e non giustifica la confisca e la distruzione dell’auto. Così la Corte di cassazione, con sentenza n. 16156/2024, ha respinto il ricorso della casa di costruzione delle “rosse” facendo rilevare che se il giudice archivia l’imputazione per l’uso illecito del marchio e dei segni distintivi del prodotto non può disporre la confisca del bene, altrimenti obbligatoria.

              Nel caso di specie la Ferrari contestava l’illogicità della decisione del giudice che nell’ordinare la restituzione dell’auto “in quanto non confondibile” aveva però imposto, al carrozziere che l’aveva prodotta, di apporre affianco del marchio sulla parte esterna del mezzo delle fascette che riportavano l’indicazione di “replica” dell’originale.

              Il rigetto del ricorso
              La Cassazione ha risposto negativamnete al ricorso della Ferrari, affermando che - a fronte dell’archiviazione del procedimento a carico dell’imputato - il giudice dell’esecuzione non può contestare l’insussistenza dell’illecito penale.
              E, soprattutto, la Cassazione ha escluso l’illogicità della decisione di evidenziare graficamente il requisito di replica approvando, invece, il ragionamento del giudice, secondo cui anche in esposizioni fieristiche per amatori andasse scongiurato il rischio di confusione del marchio almeno agli occhi di un potenziale pubblico non esperto. Una forma di cautela che non contrasta con l’irrilevanza penale della produzione di un modello già corredato al suo interno di evidenti indicazioni attestanti la qualità di replica dell’auto

              https://ntplusdiritto.ilsole24ore.co...D?refresh_ce=1

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              • La Pantera nera Ferrari della Polizia non si può vendere: "Patrimonio culturale italiano" Un notaio-collezionista offre la sua 250 Gte del 1962 ma arriva il vincolo del ministero della Cultura. Il Tar respinge il ricorso del proprietario: "Un modello unico"

                Il Giorno
                Brescia
                Cronaca
                La Pantera nera Ferrari della Polizia non si può vendere: "Patrimonio culturale italiano"
                20 apr 2024
                La Pantera nera Ferrari della Polizia non si può vendere: "Patrimonio culturale italiano"
                Un notaio-collezionista offre la sua 250 Gte del 1962 ma arriva il vincolo del ministero della Cultura. Il Tar respinge il ricorso del proprietario: "Un modello unico"
                FEDERICA PACELLA
                Cronaca
                La Ferrari 250 Gte Polizia
                La Ferrari 250 Gte Polizia


                Brescia, 21 aprile 2024 – Mette la Ferrari in vendita, ma arriva il ministero della Cultura a dichiararlo bene di interesse culturale eccezionale della Nazione.

                Una beffa per il proprietario dell’auto, che si ritrova così a dover sottostare alle limitazioni previste dal Codice dei beni culturali, ma, del resto, può accadere quando in garage c’è la Ferrari 250 Gte Polizia, famosa Pantera del 1962 usata dal maresciallo Armando Spatafora a Roma per tenere testa, negli inseguimenti, alla malavita della capitale, nonché unico esemplare rimasto dei due prodotti dalla Ferrari per la Polizia di Stato. Un pezzo di storia d’Italia, insomma.

                Venduta nel ‘72 all’asta
                Messa all’asta nel 1972 dal Ministero dell’Interno, l’auto è rimasta proprietà di un collezionista privato per 40 anni (utilizzata solamente per eventi, mostre e altre manifestazioni sportive), fino a quando nel 2013 è stata acquistata da un notaio bresciano, conosciuto in città e provincia dove si è occupato anche di importanti operazioni industriali. Il ministero della Cultura è arrivato a lui nel 2022, dopo aver appreso dai giornali che l’auto era stata messa in vendita, nel 2020, dalla società Girardo & Co. Vista la notizia, a Roma hanno avviato l’iter per la dichiarazione di “interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico eccezionale per l’integrità e la completezza del patrimonio culturale della Nazione“, che si è concluso positivamente il 23 dicembre 2021. Si tratta, infatti, dell’unico esemplare rimasto dei soli due prodotti e donati dalla Casa di Maranello alla Polizia di Stato; l’altro è stato distrutto in un tragico incidente durante uno degli ultimi collaudi.
                1. Il Giorno
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                4. La Pantera nera Ferrari della Polizia non si può vendere: "Patrimonio culturale italiano"

                20 apr 2024La Pantera nera Ferrari della Polizia non si può vendere: "Patrimonio culturale italiano"

                Un notaio-collezionista offre la sua 250 Gte del 1962 ma arriva il vincolo del ministero della Cultura. Il Tar respinge il ricorso del proprietario: "Un modello unico"

                FEDERICA PACELLA
                Cronaca
                La Ferrari 250 Gte Polizia


                Brescia, 21 aprile 2024 – Mette la Ferrari in vendita, ma arriva il ministero della Cultura a dichiararlo bene di interesse culturale eccezionale della Nazione.

                Una beffa per il proprietario dell’auto, che si ritrova così a dover sottostare alle limitazioni previste dal Codice dei beni culturali, ma, del resto, può accadere quando in garage c’è la Ferrari 250 Gte Polizia, famosa Pantera del 1962 usata dal maresciallo Armando Spatafora a Roma per tenere testa, negli inseguimenti, alla malavita della capitale, nonché unico esemplare rimasto dei due prodotti dalla Ferrari per la Polizia di Stato. Un pezzo di storia d’Italia, insomma.
                Venduta nel ‘72 all’asta


                Messa all’asta nel 1972 dal Ministero dell’Interno, l’auto è rimasta proprietà di un collezionista privato per 40 anni (utilizzata solamente per eventi, mostre e altre manifestazioni sportive), fino a quando nel 2013 è stata acquistata da un notaio bresciano, conosciuto in città e provincia dove si è occupato anche di importanti operazioni industriali. Il ministero della Cultura è arrivato a lui nel 2022, dopo aver appreso dai giornali che l’auto era stata messa in vendita, nel 2020, dalla società Girardo & Co. Vista la notizia, a Roma hanno avviato l’iter per la dichiarazione di “interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico eccezionale per l’integrità e la completezza del patrimonio culturale della Nazione“, che si è concluso positivamente il 23 dicembre 2021. Si tratta, infatti, dell’unico esemplare rimasto dei soli due prodotti e donati dalla Casa di Maranello alla Polizia di Stato; l’altro è stato distrutto in un tragico incidente durante uno degli ultimi collaudi.

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                Sembrache sia stata la battuta di un giovane brigadiere ("Ci vorrebbe una Ferrari, Eccellenza") a portare il Capo della Polizia di allora a chiedere ad Enzo Ferrari di poter avere auto più veloci. Erano gli anni in cui la criminalità organizzata terrorizzava la capitale, riuscendo a fuggire alla Polizia grazie anche all’uso di auto sportive rubate. Così nacquero le due auto “Serie Polizia“ prodotte e donate da Enzo Ferrari. Protagonista di celebri inseguimenti per le strade della Capitale che ne hanno alimentato la leggenda, grazie anche alle abilità alla guida del maresciallo Spadafora, la “Ferrari nera“ è stata anche oggetto di un film del 1977 nel quale viene rappresentato l’episodio di un inseguimento concluso lungo la scalinata di Trinità dei Monti.
                L’interesse culturale


                Per il ministero è evidente, quindi, l’interesse culturale (documentato in una relazione), ma il proprietario, a cui è stato notificato il provvedimento a marzo 2022 grazie anche alle verifiche svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del Nucleo di Monza, ha provato a contestare quello che è un onore con molti oneri, facendo ricorso al Tar. Ai giudici di via Zima ha provato a spiegare che, in fondo, la Ferrari 250 GTE 2+2 non era un prototipo, ma un prodotto in serie in circa 1.000 esemplari (un numero elevato per l’epoca) e meno sportivo rispetto ai modelli più esclusivi ideati in quegli anni dalla Ferrari, oltre che privo di requisiti tecnici eccezionali.

                La sentenza


                La tesi non ha fatto breccia, non fosse altro che parliamo dell’unico esemplare rimasto realizzato dalla Ferrari per la Polizia, con caratteristiche uniche, quali la livrea nera, il lampeggiante, la radio di bordo e le scritte sulle fiancate della Squadra Mobile: un unicum quindi rispetto agli altri modelli di Ferrari 250 GTE 2+2. Viste quindi "l’unicità del modello, la storia del suo utilizzo da parte della Polizia negli anni Sessanta, nonché la storia della sua ideazione e costruzione, attestante anche la collaborazione intervenuta tra le forze dell’ordine e la Ferrari (casa automobilistica che rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo), non si può ritenere insussistente l’interesse storico e culturale del bene", scrivono i giudici.
                I limiti al proprietario
                Nessun dubbio, dunque, sull’eccezionale interesse per la Nazione, che comporta limitazioni alla proprietà (può anche determinare un aumento del valore economico): l’iter per l’alienazione, infatti, deve seguire regole diverse da quelle che ci sarebbero per una normale auto, ovvero denuncia al ministero che, eventualmente, ha anche il diritto di prelazione.


                https://www.ilgiorno.it/brescia/cron...lizia-2ad20fda
                File allegati
                E se lo dico io....

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                • Io la facevo all'estero da anni. Quindi il Ministero vuole accaparrarsela ma senza strapagarla ? Subito 500 k sul tavolo per averla altrimenti dai Carabinieri

                  Commenta


                  • Franceschini del PD si mise in testa che l'auto aveva un interesse particolare e non poteva essere ceduta all'estero. A questo povero proprietario è stata impedita la vendita per ora
                    Michele "Roger"

                    Commenta


                    • Non sono in vena di pubblicare uno dei tanti articoli della F40 che in Germania è stata vittima di un incidente in galleria
                      E se lo dico io....

                      Commenta


                      • https://www.la7.it/100minuti/video/b...04-2024-539861

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                        • Mai sentita questa storia

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                          • Ammetto il mio limite.Anni fa mi fu regalato il libro su Marchionne scritto da Ponzi in cui viene spiegata la sua idea di impresa e di come è riuscito a salvare il gruppo Fiat. Nella mia testa il suo rapporto con gli Agnelli è sempre stato idilliaco fino alla fine dei suoi giorni, evidentemente mi sbagliavo
                            Michele "Roger"

                            Commenta


                            • Girano spezzoni di questa intervista su facebook

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                              • La Pantera nera Ferrari della Polizia vincolata, il proprietario: "Felice se la compra lo Stato"

                                È di Luigi Zampaglione l’unica 250 Gte della Polizia. Non può rivenderla, "interesse nazionale" Il notaio pensa di impugnare la sentenza del Tar: pone grandi limiti, perché nessuno si fa avanti?


                                FEDERICA PACELLA


                                Il modellino della Ferrari della Polizia ce l’aveva già, perché la passione per le auto lo accompagna sin dall’infanzia. Quando ha avuto la possibilità, però, la mitica Ferrari 250 Gte l’ha comprata davvero, per 600mila euro: dal 2013, in garage ha la famosa Pantera del 1962 usata dal maresciallo Armando Spatafora a Roma per tenere testa, negli inseguimenti, alla malavita della Capitale. Ora avrebbe voluto venderla e acquistare qualcos’altro, ma quando il Ministero della Cultura lo ha saputo, ha deciso di dichiarare l’auto, unico esemplare esistente, bene di interesse culturale eccezionale della Nazione. Il Tar di Brescia ha dato ragione al Ministero, ma ora Luigi Zampaglione, notaio bresciano appassionato di auto (e corse) storiche, sta valutando con i legali di impugnare la sentenza.


                                Zampaglione, come nasce la sua passione per le auto storiche?


                                Da figlio di un concessionario, sono da sempre appassionatissimo di auto. Anche la mia idea di diventare notaio è nata dalla frequentazione degli studi notarili con mio padre. Colleziono da sempre modelli di auto in scala 1:43, ne ho circa 10mila pezzi. Tra questi, anche la Ferrari 250 Gte della Polizia".


                                Quando ha potuto, poi, ha acquistato quella vera.


                                "Quando sono stato contattato dai proprietari, due fratelli di Rimini, sono riuscito ad acquistarla dopo una trattativa di un anno. Non l’ho mai usata per scopi privati, ma solo nell’interesse dello Stato. L’ho prestata ogni volta che la Polizia me l’ha chiesta per gli eventi pubblici, mettendola in ordine sempre a mie spese. Ci sono saliti anche Marchionne di fronte alla Scuderia Ferrari a Monza, e, al Vinitaly, l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte".

                                Eppure per rintracciarla il Ministero ha interpellato il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del Nucleo di Monza.


                                "In realtà tutti i passaggi sono pubblici. L’auto è sempre stata in garage o in eventi di interesse pubblico, persino al Museo delle auto della Polizia di Stato a Roma".


                                Perché ha contestato il provvedimento ministeriale di interesse eccezionale della Nazione?


                                "Con i legali non condividiamo alcuni aspetti. Chiaro che c’è la storia, ma l’oggetto in sé non ha peculiarità, è un modello diffuso che si distingue dagli altri solo perché ha sirena e radio".


                                Qualcuno le ha chiesto di acquistarla?


                                "Questo è un altro punto strano: nessuno, Ministero, Aci, la stessa Ferrari che ha il museo, ha dimostrato interesse".


                                Con il provvedimento cosa cambia?


                                "Ci limita molto per l’uso dell’auto all’estero, se vado a fare delle gare l’oggetto deve essere autorizzato, con tempi che non sempre sono velocissimi. Poi c’è l’obbligo di custodia e vigilanza, ma si figuri se quello non lo rispettavo già. La vendita è possibile, ma c’è un iter più complesso".

                                Ma qual è il valore dell’auto?


                                "Difficile dirlo, essendo un pezzo unico al mondo. Io la venderei solo per acquistare qualcos’altro, non per speculazione. Sarei felice se la comprasse un ente pubblico o la stessa Ferrari, ma se non la vendo, sono ben felice di tenerla, per me e per mio figlio, che ha ereditato la mia passione. Però, mi faccia dire, quell’auto fu venduta dallo Stato in un blocco di auto per 2 milioni e mezzo di lire, valutata di fatto circa 150 euro attuali: ora è di interesse straordinario"
                                E se lo dico io....

                                Commenta

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